keyboard_tab Cyber Resilience Act 2023/2841 IT
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- Art. 1 Oggetto
- Art. 2 Ambito di applicazione
- Art. 3 Definizioni
- Art. 4 Trattamento dei dati personali
- Art. 5 Attuazione delle misure
- Art. 6 Quadro di gestione, di governance e di controllo dei rischi
- Art. 7 Valutazioni di maturità della cibersicurezza
- Art. 8 Misure di gestione dei rischi per la cibersicurezza
- Art. 9 Piani di cibersicurezza
- Art. 10 Comitato interistituzionale per la cibersicurezza
- Art. 11 Compiti dell'IICB
- Art. 12 Osservanza delle disposizioni
- Art. 13 Missione e compiti del CERT-UE
- Art. 14 Indirizzi, raccomandazioni e inviti a intervenire
- Art. 15 Direttore del CERT-UE
- Art. 16 Questioni finanziarie e relative al personale
- Art. 17 Cooperazione tra il CERT-UE e gli omologhi degli Stati membri
- Art. 18 Cooperazione tra il CERT-UE ed altri omologhi
- Art. 19 Trattamento delle informazioni
- Art. 20 Accordi di condivisione delle informazioni sulla cibersicurezza
- Art. 21 Obblighi di segnalazione
- Art. 22 Coordinamento della risposta in caso di incidenti e cooperazione
- Art. 23 Gestione degli incidenti gravi
- Art. 24 Riassegnazione di bilancio iniziale
- Art. 25 Riesame
- Articolo 26 Entrata in vigore
CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
CAPO II
MISURE PER UN LIVELLO COMUNE ELEVATO DI CIBERSICUREZZA
CAPO III
COMITATO INTERISTITUZIONALE PER LA CIBERSICUREZZA
CAPO IV
CERT-UE
CAPO V
COOPERAZIONE E OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE
CAPO VI
DISPOSIZIONI FINALI
- soggetti dell'Unione
- sistema informativo e di rete
- sicurezza dei sistemi informativi e di rete
- cibersicurezza
- livello di dirigenza più elevato
- quasi incidente
- incidente
- incidente grave
- incidente di cibersicurezza su vasta scala
- gestione degli incidenti
- minaccia informatica
- minaccia informatica significativa
- vulnerabilità
- rischio per la cibersicurezza
- servizio di cloud computing
- cert-ue 10
- omologhi 7
- cooperazione 6
- caso 5
- informazioni 4
- soggetti 4
- partner 4
- articolo 3
- soggetto 3
- accordi 3
- riservatezza 3
- specifici 3
- preventiva 3
- cibersicurezza 3
- unione 3
- iicb 2
- incidente 2
- informa 2
- l’omologo 2
- interessato 2
- specifiche 2
- fine 2
- accordo 2
- necessità 2
- urgente 2
- imminente 2
- dell’unione 2
- approvazione 2
- dell’iicb 2
- presidente 2
- chiede 2
- compresi 2
- cooperare 2
- il 2
- settori 2
- minacce 2
- informatiche 2
- procedere 2
- vulnerabilità 2
- riferisce 1
- diversi 1
- esperti 1
- singoli 1
- nazionali 1
- enti 1
- internazionali 1
- commerciali 1
- organizzazioni 1
- requisiti 1
- periodiche 1
Articolo 18
Cooperazione tra il CERT-UE ed altri omologhi
1. Il CERT-UE può cooperare con omologhi nell'Unione diversi da quelli di cui all'articolo 17 che siano soggetti ai requisiti dell'Unione in materia di cibersicurezza, compresi omologhi di settori specifici, riguardo a strumenti e metodi, quali tecniche, tattiche, procedure e migliori pratiche, nonché minacce informatiche e vulnerabilità. Per procedere a qualsiasi cooperazione con tali omologhi, il CERT-UE chiede l'approvazione preventiva dell'IICB caso per caso. Se il CERT-UE istituisce una cooperazione con tali omologhi, ne informa gli omologhi degli Stati membri pertinenti di cui all'articolo 17, paragrafo 1, nello Stato membro in cui è situato l’omologo. Ove applicabile e opportuno, tale cooperazione e le relative condizioni, anche per quanto riguarda la cibersicurezza, la protezione dei dati e il trattamento delle informazioni, sono stabilite in specifici accordi di riservatezza, quali contratti o accordi amministrativi. Gli accordi di riservatezza non sono subordinati all’approvazione preventiva dell’IICB, ma il suo presidente ne è informato. In caso di necessità urgente e imminente di scambiare informazioni sulla cibersicurezza nell’interesse dei soggetti dell’Unione o di un’altra parte, il CERT-UE può farlo con un soggetto le cui competenze, capacità e conoscenze specifiche sono legittimamente necessarie per rispondere a tale necessità urgente e imminente, anche se il CERT-UE non dispone di un accordo di riservatezza con tale soggetto. In tali casi il CERT-UE informa immediatamente il presidente dell’IICB e riferisce all’IICB mediante relazioni o riunioni periodiche.
2. Il CERT-UE può cooperare con partner, quali i soggetti commerciali, compresi i soggetti di settori specifici, le organizzazioni internazionali, gli enti nazionali non dell’Unione o i singoli esperti, al fine di raccogliere informazioni su minacce informatiche generali e specifiche, quasi incidenti, vulnerabilità e possibili contromisure. Per procedere a una più ampia cooperazione con tali partner, il CERT-UE chiede l'approvazione preventiva dell'IICB caso per caso.
3. Con il consenso del soggetto dell'Unione interessato da un incidente e a condizione che esista un accordo o un contratto di non divulgazione con l’omologo o il partner interessato, il CERT-UE può fornire informazioni in merito all' incidente specifico agli omologhi o ai partner di cui ai paragrafi 1 e 2 unicamente al fine di contribuire alla sua analisi.
CAPO V
COOPERAZIONE E OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE
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